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Wednesday 20 March 2013

Notiziario dalla Grecia #4 - 16 marzo 2013

Tradotto da Massimiliano Sfregola

Nel notiziario settimanale di rbnews internazionale dalla Grecia.

-Dopo il loro arresto durante il periodo elettorale, l'umiliazione e la detenzione per mesi nelle prigioni greche, le ultime cinque donne sieropositive sono state assolte questa settimana dai giudici.

- Non accenna a diminiure la partecipazione alle proteste per la vicenda delle miniere d'oro di Calcídia e di quelle in programma nel resto della Grecia settentrionale.

-Con occupazioni e proteste, prosegue la risposta di migliaia di studenti e della comunità accademica al progetto Athena di riforma del sistema di istruzione superiore.

- Ai membri di Alba Dorata, non è stato consentito di presenziare alla ricorrenza in memoria degli eroi nazionali della resistenza, nei villaggio di Tsaritsani a Larissa, mentre il Parlamento greco ha negato al deputato Kasidiaris I'immunità dal giudizio sulla vicenda dell'aggressione in diretta tv alla parlamentare comunista Liana Kaneli.


1. Sieropositive

Le donne sieropositive che erano state arrestate e messe mediaticamente alla gogna, in un caso di discriminazione contro i malati di Aids che non ha precedenti in Grecia, sono ora libere. Un tribunale di Atene ha assolto Lunedi le ultime cinque donne ancora detenute mentre altre 8 erano state in precedenza liberate. L'arresto di 26 tossicodipendenti era seguito, nel Maggio scorso, ad una retata della polizia nel corso della quale sono state compiute diverse violazioni dei diritti umani inclusa la violazione della privacy medica. Andreas Loverdos, allora ministro della salute, aveva accusato le donne, prostitute, di aver taciuto la loro malattia cosi da costituire una minaccia per la salute pubblica. Il Centro Nazionale per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie aveva lavorato a stretto contatto con la polizia, eseguendo test dell'HIV alle fermate, senza il loro consenso; quelle risultate positive, erano state poi arrestate con l'accusa di aver taciuto il loro stato di salute per creare intenzionalmente danni fisici ai clienti.
Oltre alle otto donne che sono state assolte, altre 18 sono stati rilasciate e l'accusa di aver voluto provocare danni ai potenziali clienti è caduta.
In una dichiarazione seguita all'assoluzione, l'Iniziativa di solidarietà con le donne perseguitate per sieropositività, un gruppo di attivisti che si è costituito nei primi giorni successivi agli arresti, ha chiesto vengano accertate le "responsabilità penali" in relazione all'incidente. Alcune donne, con il supporto di alcune ONG greche hanno avviato azioni legali nei tribunali greci ed europei.
Radiobubble ha seguito il caso da vicino: Zoe Mavroudi, della radio, sta preparando un documentario che verrà presentato in primavera.

2. Proteste contro le miniere

Le proteste contro i progetti minerari nel nord della Grecia, si sono incrementate questa settimana, dopo la forte reazione delle autorità seguita all' incendio doloso del mese scorso presso l'ufficio della Oro Greco. Le forze dell'ordine si sono scagliate contro le popolazioni dei villaggi di Ierissos in Calcidia. Dal 17 Febbraio ben 154 residenti, sono stati arrestato nei villaggi circostanti a Skuries e l'azione si è conclusa lo scorso 7 Marzo con un'operazione in grande stile che ha voinvolto unità anti-terrorismo e nuclei anti-sommossa. Gli avvocati dei fermati hanno denunciato un uso eccessivo della forza e di pratiche di tortura. Ai detenuti sono stati forzosamente prelevati campioni di DNA. Una manifestazione organizzata dai comitati popolari contro i progetti di miniera che riguardano le tre regioni del nord della Grecia, Calcidia, Kilkis e la Tracia, si è svolta a Salonicco Sabato 9 Marzo. La manifestazione ha registrato una grande partecipazione, fino a 20.000 persone, in gran parte residenti nelle zone minerarie, ma anche gli abitanti di Tessalonica si sono recati nella zona per portare la loro solidarietà. In contemporanea, ha avuto luogo una protesta contro i tagli all'istruzione, con la partecipazione di insegnanti, studenti e gruppi di genitori. La marcia non ha registrato incidenti ma la polizia ha rimosso dal luogo i fotografi per evitare che venisseo immortalate le dimensioni dl corteo; una decisione senza precedenti, ignorata dalla stampa nazionale.
Altri due cortei contro le miniere, hanno avuto luogo Martedì 12 marzo nella città di Komotini in Tracia e ad Atene.
A Komotini, circa 3.000 persone si sono radunate nella piazza centrale della città per protestare contro i piani per lo sviluppo di un progetto di Oro Eldorado nella regione; testimoni oculari, hanno segnalato una forte presenza di membri della minoranza musulmana di Tracia. Ad Atene, circa 5.000 persone hanno marciato pacificamente dall'edificio storico dell'Università di Atene a piazza Syntagma contro le miniere ed in solidarietà con la popolazione di Ierissos. Una nuova contestazione è in programma per Venerdì 15 marzo a Heraklion, sull'isola di Creta.
Il primo ministro Antonis Samaras ha detto la scorsa settimana che il suo governo potrebbe essere disposto a rivedere i piani per l'estrazione in Tracia, ma ha osservato che quelli per l'estrazione ad Halkidiki sono ormai un dato di fatto. Va notato che, poche settimane prima, aveva dichiarato che tutti i permessi per il progetto minerario in Tracia sarebbero stati sottopposti ad un iter di approvazione veloce e la loro emanazione avrebbe avuto luogo in dieci giorni. Nel frattempo, proseguono gli arresti casuali di residenti di Halkidiki, con circa 15 persone arrestate ed interrogate dalla polizia questa settimana. La repressione della polizia ha raggiunto questa settimana, toni di particolare durezza, senza però l'impiego di
Unità antiterrorismo ma con l'ausilio di forze di sicurezza dello Stato.

3. Athena e le reazioni al piano.

Decine di dipartimenti, scuole e università insieme al comparto della formazione tecnica, sono sotto occupazione per protestare contro il piano "Athena" di riforma dell'istruzione superiore. Il Ministero dell'Istruzione afferma che il piano Atena, si propone di unire dipartimenti universitari, istituti superiori per razionalizzare l'assegnazione dei fondi e migliorare il rapporto costi-benefici. La comunità universitaria denuncia che i progetti di fusione sono stati determinati sulla base del clientelismo politico, piuttosto che su quelli della necessità e che decine di migliaia di studenti verrann
o spostati da un'università all'altra in un momento in cui le loro famiglie non possono sostenere spese aggiuntive.
A Salonicco, 6 studenti sono in sciopero della fame da più di una settimana in segno di protesta perché il dipartimento sta chiudendo ed è stato loro richiesto di trasferirsi a Mesologgi.
Una delle principali preoccupazioni è che il piano di Atena alla fine porti ad un ulteriore deterioramento delle condizioni
delle università pubbliche e promua lo sviluppo del privato nell'istruzione superiore. Si è appreso questa settimana che lo studio che è stato condotto per il Ministero da una società privata, l'istituto di formazione AKMI che come fornitore privato di istruzione post-secondaria, ha interesse a che l'accesso alle università pubbliche venga limitato.
Le condizioni di degrado della università pubbliche è testimoniato dal fatto che gli abbonamenti a riviste scientifiche saranno sospesi dal 1 ° aprile dato che il Ministero della Pubblica Istruzione non è stato in grado di sbloccare i fondi per coprire il costo.
Le proteste contro il piano Atena hanno preso una piega drammatica Domenica 10 marzo nella città di Mesologgi in cui si prevede la chiusura dell'istituto tecnico di istruzione. Manifestanti hanno circondato l'hotel dove il vice ministro della Salute Marios Salmas ha incontrato dei suoi sostenitori ed hanno cercato di entrare nell'edificio, nonostante la polizia abbia risposto con il lancio di lacrimogeni. Il vice ministro ha quindi accettato di incontrare una delegazione di cittadini, ma
ha poi lasciato l'albergo attraverso la porta sul retro. Testimoni riferiscono che la macchina con a bordo il vice-presidnte si è lanciata contro la folla, trascinando alcuni manifestanti e lasciandoli a terra feriti, dopo essere stati colpiti dagli specchietti retrovisori della vettura ufficiale. Sono seguiti scontri tra la polizia e la folla, portando a un totale di 12
le persone trasferite e condotte in ospedale con lesioni o problemi respiratori.
Una grande manifestazione studentesca pan-ellenica contro il piano Athena ha avuto luogo ad Atene Giovedi 14 marzo. Alla manifestazione, che è stata la più grande mai realizzato fino ad oggi contro il piano, cui hanno partecipato migliaia di studenti provenienti da quasi tutte le università ed Istituti del paese. Tra i manifestanti anche studenti di Salonicco, Patrasso, Larissa, Volos, Ioannina, ecc
La reazione principale della comunità accademica ha portato il governo a cambiare parte della legge. Si noti che il progetto Athena non è stato ratificato dal voto del Parlamento greco ma da un decreto legge: un processo che richiede solo la firma del presidente, lasciando da parte il controllo parlamentare. In base alla Costituzione greca, i decreti legge
possono essere utilizzati solo in casi di estrema urgenza, l'attuale governo ha tuttavia abusato della procedura da novembre 2012 per garantirsi l'introduzione di misure per le quali non disponeva di numeri in Parlamento.

4. Alba Dorata

Domenica 10 marzo il parlamentare di Alba Dorata eletto a Larissa Golden e diversi membri locali dl partito
sono stati fischiati a Tsaritsani villaggio nella Grecia centrale, da parte dei residenti che hanno reso omaggio ai 45 membri della resistenza nazionale che sono stati massacrati dalle forze di occupazione nel 1943 durante la seconda guerra mondiale. L'associazione culturale di Tsaritsani che organizzato la commemorazione ha pubblicato un comunicato stampa dove si affermava "Il fascismo non passerà", puntando il dito contro Alba Dorata. Aveva avuto eco sulla stampa
il numero inaspettatamente elevato di preferenze, raccolte localmente dal partito nazista ma anche nelle città di Kalavryta e Distomo, anche queste teatri di massacri, durante la Seconda Guerra Mondiale. Già in passato, a Viannos, nell'isola di Creta, a membri di ALba Dorata era stato impedito di tenere comizi o assemblee.
Intanto, il partito nazista ha ricevuto un durissimo colpo dallo stato, proprio al cuore della sua organizzazione con l'autorizzazione a procedere votata dal parlamento contro Ilias Kasidiaris, il deputato di Alba Dorata che aveva picchiato in diretta televisiva la parlamentare Liana Kanelli del Partito Comunista.
Solo tre i voti contrari, espressi da Nuova Democrazia, partito di maggioranza relativa, in dissenso con le indicazioni del proprio gruppo. Due di loro, si sono giustificati attribuendo il voto ad un errore mentre il terzo Manolis Kefaloyiannis, ha difeso il proprio voto, sostenendo che a Kasidiaris andava riconosciuta la possibilità di spiegare il suo gesto davanti al parlamento. Kefaloyiannis è al centro di una polemica, che vede Ilias Filippakopulos, fresco di nomina a capo della sua segreteria politica, come riportato dalla rivista DOC HOT, quale sostenitore entusiasta della giunta militare dei Colonnelli.
Inoltre, questa settimana, la notizia da prima pagina del sito left.gr è che Ioannis Kotulas, consulente in materia di immigrazione, cittadinanza e naturalizzazione per il vice ministro degli Interni, sarebbe un simpatizzante nazista.

Kotulas, sarebbe l'autore di un libro dal titolo "L'ascesa del Terzo Reich", in cui ha descritto il nazismo come una "grande rivoluzione". Due partiti della coalizione, PASOK e Sinistra Democratica, il principale partito di opposizione SYRIZA e il Consiglio centrale delle Comunità Ebraiche in Grecia hanno chiesto le dimissioni del consulente del governo ma Nuova Democrazia, si è trincerata dietro il silenzio.

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