Tradotto da Massimiliano Sfregola
Mercoledi 20 febbraio, ha avuto luogo in Grecia il primo sciopero generale dell'anno, convocato inizialmente dal sindacato Confederazione Generale Greca del Lavoro (GSEE) e al quale in seguito hanno aderito altre sigle.
Lo sciopero è stato indetto per protestare contro la soppressione imminente di contratti collettivi di lavoro, cosi come previsto dal Memorandum approvato nel mese di Ottobre 2012, la precettazione degli scioperanti (come è accaduto nel comparto trasporti, con il personale in servizio presso la metro di Atene e con i portuali), le misure d'austerità e le misure anti sindacali varate dal governo. In 70.000 hanno sfilato ad Atene, 7000 a Salonicco e cortei hanno avuto luogo
in altre 15 città del paese. Massiccia la presenza degli agricoltori che hanno marciato a bordo dei propri trattori, bloccando l'autostrada che unisce Atene e Salonicco, presso l'intersezione di Nikea, dove è presente da due settimane un presidio di protesta. Incidenti minori sono stati registrati ad Atene, nel quartiere di Exarchia. A Salonicco, i lavoratori della fabbrica autigestita VIOMET hanno sfilato in testa al corteo mentre a Candia sono stati tratti in aresto 4 manifestanti che hanno cercato di occupare l'edificio dell'Amministrazione autonoma mentre altri hanno danneggiato un veicolo della polizia.
Ad Atene, prima dell'inizio del corteo, quattro membri dell'organizzazione giovanile del partito di sinistra NAR che si stavano dirigendo ad Exarchia, presso gli uffici del movimento, sono stati arrestati e trattenuti alcune ore presso il comando di polizia.
Allo stesso tempo, sono previsti tagli fino al 30% degli stipendi di lavoratori del settore privato e perdranno il posto almeno 25.000 impiegati del settore bancario mentre a coloro che manterranno l'impiego verrà applicato una drastica decurtazione dello stipendio. La scure per i bancari è la conseguenza di un processo di fusioni e piani di ristrutturazione degli istituti. Continua intanto la mobilitazione degli agricoltori che Sabato scorso hanno tentato di rioccupare l'intersezione di Nikea ma sono stati bloccati da un intervento delle forze dell'ordine che ha causato momenti di tensione.
Durante una riunione di coordinamento degli oltre 20 collettivi che hanno dato vita alla protesta è stato deciso di continuare le agitazioni, nonostante il governo abbia stigmatizzato i blocchi stradali. In alcuni casi, gli agricoltori hanno donato agli autisti in coda i loro prodotti. Martedi 19 Febbraio i giornalisti hanno dato vita ad uno sciopero, nonostante il tentativo di boicottaggio da parte dell'amministrazione del servizio televisivo di stato. I cronisti della tv pubblica avevano programmato un'astensione dal lavoro di alcune ore. Alla fine, la televisione pubblica ha trasmesso le immagini della visita del presidente francese François Hollande ad Atene, senza audio nè commento, provocando le aspre critiche del sindacato dei giornalisti e del mondo della stampa.
2. Skuriés
Durante la notte tra il 16 ed il 17 Febbraio scorso, è stato compiuto un atto di sabotaggio alla società “Oro Greco” presso Skuries. Le informazioni contradditorie intorno all'accaduto hanno inasprito il clima; secondo voci amplificate da media vicini al governo ma non confermate dalla polizia, due guardie giurate sarebbero state prese in ostaggio e poi cosparse di liquido infammabile. Confermata invece la distruzione di gran parte delle strutture della società, date alle fiamme da un gruppo di circa 50 persone. Il bosco di Skuries, si trova in mezzo al conflitto ta la società “Oro Greco” (un consorzio tra l'impresa canadese Eldorado Gold e la greca Aktor) e la comunità locale. Il consorzio afferma che il progetto di costruzione di una miniera per l'estrazione di oro, argento e bronzo porterà innumerevoli vantaggi per la regione, a cominciare dalla creazione di 5000 posti di lavoro, tra impieghi diretti ed indotto. La popolazione locale, al contrario, sostiene che il governo greco non trarrà alcun beneficio dalla miniera che avrà, dicono, un impatto ambientale negativo e finirà per danneggiare l'economia locale, basata sull'agricoltura, il turismo, la caccia, la pesca e l'apicoltura.
I residenti basano le proprie convinzioni sui risultati di indagini scientifiche compiute da diverse istituzioni come l'Università Aristotelica di Salonicco e l'Istituto Tecnologio della Macedonia. Manifestazioni e presidi sono stati duramente repressi dalla polizia, dispiegata a tutela dell'installazione del consorzio che secondo fonti locali, avrebbe impiegato contro i manifestanti proiettili di gomma. In seguito agli eventi di Domenica, la polizia ha spiccato ordini di cattura a danno di diversi tra gli attivisti maggiormente esposti. Arrestato anche un militante di SYRIZA, processato per direttissima. L'attivista è comparso in tribunale lo scorso lunedi ed è stato quindi assolto dal giudice.
I residenti hanno denunciato che ad alcuni tra i fermati sarebbe stato richiesta una prova del DNA, dietro minaccia di conseguenze legali. I residenti lamentano inoltre la presenza massiccia di forze di polizia nei loro villaggi. Secondo fonti locali, gli agenti avrebbero preso nota delle targhe delle automobili dei partecipanti ad una riunione di coordinamento delle azioni contro la miniera.
Tentativo di rioccuare Skaramangkà
Venerdi 15 Febbraio ha avuto luogo un nuovo tentativo di rioccupare la sede dello spazio Skaramangà, sgomberata ad inizio anno. Un gruppo di attivisti anarchici ha cercato di forzare la porta d'ingresso sbarrata ma l'intervento della polizia ha provocato gravi incidenti, proseguiti nelle strade limitrofe, proseguiti per diverse ore nel quartiere di Exarchia, con un bilancio finale di 49 fermi ed un arresto.
3. Alba Dorata
Il deputato di Alba Dorata, Yannis Lagos ha commentato in maniera provocatoria, la commemorazione dell'Olocausto nelle scuole greche affermando che l'elogio degli Ebrei è un modo per oscurare parti importanti della storia greca. Con l'occasione, Lagos ha accusato il governo del paese, definendolo “uno strumento del sionismo internazionale”.
La scorsa settimana si è svolta, inoltre, l'udienza che vede come imputato un altro deputato di Alba Dorata, Yannis Barbarusis, accusato di aver preso parte ad un'aggressione a danno di immigrati, avvenuta in un mercato pubblico.
L'udienza è stata aggiornata a causa dell'assenza dell'avvocato del parlamentare
Infine, due persone sono state tratte in arresto ad Atene, per detenzioni di armi ed il possesso di un'auto con targa rubata. I due uomini sono membri di una milizia informale che fa capo ad un altro deputato di Alba Dorata e le loro foto ei dati personali, sono stati resi noti dalla polizia perchè sospettati di aver preso parte ad azioni criminali.
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